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Autore: Stefania Ferrari 19 febbraio 2018

I Requisiti Di Una Buona Respirazione

Una respirazione fisiologicamente buona è una respirazione nasale, sufficiente, completa, normalmente ritmica in condizione di integrità e validità degli organi della respirazione.

La respirazione deve essere nasale poiché:

-        l'inspirazione attraverso le fosse nasali inumidisce l'aria atmosferica e arresta il pulviscolo

-        l'espirazione nasale assicura l'automatismo respiratorio.

Inspirare dalle narici e espiare dalla bocca rende l'atto respiratorio complicato e non automatico.

L'espirazione attraverso le narici serve inoltre a restituire alle medesime una parte dell'umidità che l'aria inspirata ha loro sottratta.

La respirazione deve essere completa , ogni respirazione deve dilatare il torace in tre sensi: altezza, larghezza e spessore. La respirazione non consiste solo nel gioco del diaframma!

Applicando le mani lateralmente sulle costale si può sentire il dilatarsi e restringersi della gabbia toracica per effetto della respirazione. La dinamica della respirazione completa può essere ostacolata e modificata dalla presenza di impacci (es. un corpetto troppo stretto)

La respirazione deve essere ritmica .   Le medie registrate sono:

-        40 respirazioni al minuto per il neonato,

-        25 respirazioni al minuto per il fanciullo di 5 anni,

-         15 respirazioni al minuto per l’adulto.

Ogni respirazione deve essere caratterizzata da momento di espirazione più lungo dell'inspirazione.

I ritmi possono essere alterati per anomalie cardiache, in tal caso l'educazione respiratoria non è efficace mentre le condizioni di respirazione spasmodica tipiche per persone con asma o con balbuzie possono essere corrette con allenamento.

 

Alcuni caratteri della nostra respirazione possiamo auto-verificarli in modo semplice.  Possiamo ad esempio accertarci che la respirazione sia nasale e che avvenga tramite entrambe le narici.

Prendendo due lastrine di vetro disposte ad angolo retto e ponendole sotto al naso in modo che una lastra risulti orizzontale alle cavità nasale e l'altra verticale alla bocca, respirando ( senza pensarci!) potremmo osservare come avviene spontaneamente la nostra respirazione. Potremmo osservare le seguenti situazioni:

-        entrambe le lastre appannate, ad indicare che la respirazione è di tipo bucco-nasale;

-        lastra orizzontale alla cavità nasale appannata, ad indicare che la respirazione è prevalentemente nasale;

-        lastra posta difronte alla bocca appannata, ad indicare che la respirazione è prevalentemente buccale.

 

Respirando a bocca chiusa e turando alternativamente con un dito ora la narice destra ora la sinistra potremmo valutare se la respirazione avviene agevolmente in entrambe le narici.

Se esiste la possibilità di respirare a lungo senza fatica, tutto va bene. Se sussistono difficoltà occorre una visita che accerti l’eventuale presenza di impedimento materiale e prescriva ove possibile una soluzione.

 

Altri parametri della respirazione, come la sufficienza respiratoria possono essere valutati esclusivamente in ambito specialistico con specifici strumenti.


 

Autore: Stefania Ferrari 12 febbraio 2018

Con “Educare la respirazione” si intende educare i muscoli respiratori in modo che essi riescano a spremere e riempire in modo più funzionale i polmoni.

L'aria penetrata nelle narici, si riscalda al contatto con le mucose abbondantemente irrorate di sangue, scende nella faringe, percorre la laringe e attraversa la trachea nei sui numerosi tubi, i tubi bronchiali (o bronchi) e prosegue in tutti i numerosi alveoli che costituiscono le cellule polmonari.

L'aria entra nel naso solo se noi aspiriamo facendo il vuoto nelle caverne nasali e esce solo se sospinta fuori da una corrente inversa. Il muscolo principale che, simile a un mantice, si incarica di introdurre e scacciare l'aria attraverso i polmoni, è il diaframma.

Quando il diaframma si dilata, la capacità del petto e dei polmoni aumenta e l'aria si precipita nel vano così formato. Quando cessa la dilatazione, il petto ed i polmoni si contraggono e l'aria viene espulsa.

Nell'atto dell'inspirazione, l'ossigeno dell'aria entra in contatto con  il sangue impuro (dai residui della circolazione) si lega ad esso e il sangue libera l'acido carbonico generato dai detriti della materia venosa che ha raccolto da ogni parte dell'organismo. Il sangue così purificato e ossigenato, va a distribuire la vita a tutte le parti dell'organismo.

Respirando noi purifichiamo il sangue, disintossichiamo l'organismo e nel tempo stesso gli forniamo l'ossigeno necessario alla combustione degli alimenti. Se ai polmoni non giunge una quantità sufficiente di aria nuova, la corrente del sangue venoso non si purifica e il corpo non solo resta privato di nutrizione, ma i tossici che dovevano essere eliminati avvelenano l'organismo.

Anche la digestione dipende in parte dalla respirazione. Se l'alimento non si ossigena, non brucia o brucia male.

 

Autore: Stefania Ferrari 5 febbraio 2018

La respirazione è un atto vitale per eccellenza. 

Quando andiamo al mare o in montagna, 

la qualità migliore dell'aria e l’incremento della nostra attività polmonare prodotta da una maggiore attività fisica, contribuiscono al nostro stare bene.

Se respiriamo bene stiamo bene, se respiriamo male stiamo male.

Non è solo questione di qualità dell'aria, la maggior parte di noi ha una respirazione che potremmo definire “insufficiente”. 

La pratica della respirazione, che tutti noi diamo immaginiamo come atto automatico, ha avuto influenze addirittura culturali! La moda del "bacino stretto", ad esempio, ha trasformato la respirazione della donna ad un atto quasi impercepibile limitando al massimo ogni movimento di espansione. 

Così come è stato possible peggiorarla, la nostra respirazione può anche essere migliorata... anche se le vacanze, il mare e le montagne sono ahimè lontane… 

eh si, forse non tutti saprete che si possa imparare a respirare bene!

Respirar bene significa imparare a sviluppare l'ampiezza del nostro ritmo respiratorio e acquisire consapevolezza che dall'ampiezza di questo ritmo dipendono in gran parte la nostra salute, la nostra energia e il nostro benessere.

La respirazione non è solo un atto fisiologico, la sua importanza ha una forte valenza anche psichica.

Questo concetto cardine è stato nei secoli un insegnamento serio e continuo nelle culture della meditazione 

(a questo proposito è fondamentale citare L’India).

 


Autore: Stefania Ferrari 29 gennaio 2018
Non siamo tutti psicologi... ma la psicologia regala di sicuro qualcosa di buono a tutti noi.

Ogni mattina io mi domando: "qual'è quella piccola cosa che potrei fare oggi per migliorare la mia giornata?" Mi sforzo ogni giorno di cercare una cosa diversa.
...e tu?
Cosa fai per migliorare la tua giornata?
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