
Con “Educare la respirazione” si intende educare i muscoli respiratori in modo che essi riescano a spremere e riempire in modo più funzionale i polmoni.
L'aria penetrata nelle narici, si riscalda al contatto con le mucose abbondantemente irrorate di sangue, scende nella faringe, percorre la laringe e attraversa la trachea nei sui numerosi tubi, i tubi bronchiali (o bronchi) e prosegue in tutti i numerosi alveoli che costituiscono le cellule polmonari.
L'aria entra nel naso solo se noi aspiriamo facendo il vuoto nelle caverne nasali e esce solo se sospinta fuori da una corrente inversa. Il muscolo principale che, simile a un mantice, si incarica di introdurre e scacciare l'aria attraverso i polmoni, è il diaframma.
Quando il diaframma si dilata, la capacità del petto e dei polmoni aumenta e l'aria si precipita nel vano così formato. Quando cessa la dilatazione, il petto ed i polmoni si contraggono e l'aria viene espulsa.
Nell'atto dell'inspirazione, l'ossigeno dell'aria entra in contatto con il sangue impuro (dai residui della circolazione) si lega ad esso e il sangue libera l'acido carbonico generato dai detriti della materia venosa che ha raccolto da ogni parte dell'organismo. Il sangue così purificato e ossigenato, va a distribuire la vita a tutte le parti dell'organismo.
Respirando noi purifichiamo il sangue, disintossichiamo l'organismo e nel tempo stesso gli forniamo l'ossigeno necessario alla combustione degli alimenti. Se ai polmoni non giunge una quantità sufficiente di aria nuova, la corrente del sangue venoso non si purifica e il corpo non solo resta privato di nutrizione, ma i tossici che dovevano essere eliminati avvelenano l'organismo.
Anche la digestione dipende in parte dalla respirazione. Se l'alimento non si ossigena, non brucia o brucia male.

La respirazione è un atto vitale per eccellenza.
Quando andiamo al mare o in montagna,
la qualità migliore dell'aria e l’incremento
della nostra attività polmonare prodotta da una maggiore attività fisica,
contribuiscono al nostro stare bene.
Se respiriamo bene stiamo bene, se respiriamo male stiamo male.
Non è solo questione di qualità dell'aria, la maggior parte di noi ha una respirazione che potremmo definire “insufficiente”.
La pratica della respirazione, che tutti noi diamo immaginiamo come atto automatico, ha avuto influenze addirittura culturali! La moda del "bacino stretto", ad esempio, ha trasformato la respirazione della donna ad un atto quasi impercepibile limitando al massimo ogni movimento di espansione.
Così come è stato possible peggiorarla, la nostra respirazione può anche essere migliorata... anche se le vacanze, il mare e le montagne sono ahimè lontane…
eh si, forse non tutti saprete che si possa imparare a respirare bene!
Respirar bene significa imparare a sviluppare l'ampiezza del nostro ritmo respiratorio e acquisire consapevolezza che dall'ampiezza di questo ritmo dipendono in gran parte la nostra salute, la nostra energia e il nostro benessere.
La respirazione non è solo un atto fisiologico, la sua importanza ha una forte valenza anche psichica.
Questo concetto cardine è stato nei secoli un insegnamento serio e continuo nelle culture della meditazione
(a questo proposito è fondamentale citare L’India).

Ogni mattina io mi domando: "qual'è quella piccola cosa che potrei fare oggi per migliorare la mia giornata?" Mi sforzo ogni giorno di cercare una cosa diversa.
...e tu?
Cosa fai per migliorare la tua giornata?