
I Requisiti Di Una Buona Respirazione
Una respirazione fisiologicamente buona è una respirazione nasale, sufficiente, completa, normalmente ritmica in condizione di integrità e validità degli organi della respirazione.
La respirazione deve essere nasale poiché:
- l'inspirazione attraverso le fosse nasali inumidisce l'aria atmosferica e arresta il pulviscolo
- l'espirazione nasale assicura l'automatismo respiratorio.
Inspirare dalle narici e espiare dalla bocca rende l'atto respiratorio complicato e non automatico.
L'espirazione attraverso le narici serve inoltre a restituire alle medesime una parte dell'umidità che l'aria inspirata ha loro sottratta.
La respirazione deve essere completa , ogni respirazione deve dilatare il torace in tre sensi: altezza, larghezza e spessore. La respirazione non consiste solo nel gioco del diaframma!
Applicando le mani lateralmente sulle costale si può sentire il dilatarsi e restringersi della gabbia toracica per effetto della respirazione. La dinamica della respirazione completa può essere ostacolata e modificata dalla presenza di impacci (es. un corpetto troppo stretto)
La respirazione deve essere ritmica . Le medie registrate sono:
- 40 respirazioni al minuto per il neonato,
- 25 respirazioni al minuto per il fanciullo di 5 anni,
- 15 respirazioni al minuto per l’adulto.
Ogni respirazione deve essere caratterizzata da momento di espirazione più lungo dell'inspirazione.
I ritmi possono essere alterati per anomalie cardiache, in tal caso l'educazione respiratoria non è efficace mentre le condizioni di respirazione spasmodica tipiche per persone con asma o con balbuzie possono essere corrette con allenamento.
Alcuni caratteri della nostra respirazione possiamo auto-verificarli in modo semplice. Possiamo ad esempio accertarci che la respirazione sia nasale e che avvenga tramite entrambe le narici.
Prendendo due lastrine di vetro disposte ad angolo retto e ponendole sotto al naso in modo che una lastra risulti orizzontale alle cavità nasale e l'altra verticale alla bocca, respirando ( senza pensarci!) potremmo osservare come avviene spontaneamente la nostra respirazione. Potremmo osservare le seguenti situazioni:
- entrambe le lastre appannate, ad indicare che la respirazione è di tipo bucco-nasale;
- lastra orizzontale alla cavità nasale appannata, ad indicare che la respirazione è prevalentemente nasale;
- lastra posta difronte alla bocca appannata, ad indicare che la respirazione è prevalentemente buccale.
Respirando a bocca chiusa e turando alternativamente con un dito ora la narice destra ora la sinistra potremmo valutare se la respirazione avviene agevolmente in entrambe le narici.
Se esiste la possibilità di respirare a lungo senza fatica, tutto va bene. Se sussistono difficoltà occorre una visita che accerti l’eventuale presenza di impedimento materiale e prescriva ove possibile una soluzione.
Altri parametri della respirazione, come la sufficienza respiratoria possono essere valutati esclusivamente in ambito specialistico con specifici strumenti.

Con “Educare la respirazione” si intende educare i muscoli respiratori in modo che essi riescano a spremere e riempire in modo più funzionale i polmoni.
L'aria penetrata nelle narici, si riscalda al contatto con le mucose abbondantemente irrorate di sangue, scende nella faringe, percorre la laringe e attraversa la trachea nei sui numerosi tubi, i tubi bronchiali (o bronchi) e prosegue in tutti i numerosi alveoli che costituiscono le cellule polmonari.
L'aria entra nel naso solo se noi aspiriamo facendo il vuoto nelle caverne nasali e esce solo se sospinta fuori da una corrente inversa. Il muscolo principale che, simile a un mantice, si incarica di introdurre e scacciare l'aria attraverso i polmoni, è il diaframma.
Quando il diaframma si dilata, la capacità del petto e dei polmoni aumenta e l'aria si precipita nel vano così formato. Quando cessa la dilatazione, il petto ed i polmoni si contraggono e l'aria viene espulsa.
Nell'atto dell'inspirazione, l'ossigeno dell'aria entra in contatto con il sangue impuro (dai residui della circolazione) si lega ad esso e il sangue libera l'acido carbonico generato dai detriti della materia venosa che ha raccolto da ogni parte dell'organismo. Il sangue così purificato e ossigenato, va a distribuire la vita a tutte le parti dell'organismo.
Respirando noi purifichiamo il sangue, disintossichiamo l'organismo e nel tempo stesso gli forniamo l'ossigeno necessario alla combustione degli alimenti. Se ai polmoni non giunge una quantità sufficiente di aria nuova, la corrente del sangue venoso non si purifica e il corpo non solo resta privato di nutrizione, ma i tossici che dovevano essere eliminati avvelenano l'organismo.
Anche la digestione dipende in parte dalla respirazione. Se l'alimento non si ossigena, non brucia o brucia male.

Ogni mattina io mi domando: "qual'è quella piccola cosa che potrei fare oggi per migliorare la mia giornata?" Mi sforzo ogni giorno di cercare una cosa diversa.
...e tu?
Cosa fai per migliorare la tua giornata?